Ciao

Non è mai facile raccontare se stessi e il proprio percorso, le esperienze positive e negative vissute in tutti questi  anni, perché non sempre chi ci ascolta o ci legge riesce a comprendere le emozioni forti e contrastanti che la disabilità di un figlio si porta dietro. Potrei dire di essere nata come persona e madre nel momento esatto in cui la parola Autismo è stata pronunciata con la diagnosi di mio figlio. Non c'è stato più un prima e non ci sarebbe stato un dopo, perlomeno non come me lo ero immaginato per lui. Dopo lo smarrimento iniziale era chiaro che solo rimboccandosi le maniche e attraverso grandi sforzi avremmo potuto conseguire traguardi di crescita importanti per entrambi. E' iniziato quindi un percorso fatto di medici, specialisti e terapie riabilitative, come per la maggior parte delle famiglie, nel quale ho incontrato tante persone alcune delle quali hanno lasciato un segno indelebile. Mi ricordo una dottoressa della Asl di Roma che un giorno mi disse: "Signora questo è un viaggio e nel viaggio non possiamo sapere cosa ci accadrà, possiamo solo continuare a viaggiare cercando di trarne tutto il meglio possibile". Ed è stato e credo sarà anche per il futuro proprio così. In questo viaggio dunque tante esperienze, con la scuola sempre inadeguata ed un passo indietro rispetto alle esigenze di Matteo e poi tanti fallimenti, cadute e risalite ma con in testa il solo obiettivo di dare una OPPORTUNITA' a mio figlio, di non lasciarlo in un limbo senza speranza e di metterlo in condizione di poter esprimere le proprie potenzialità e capacità.

Ho sempre considerato la costituzione di una Associazione un mezzo attraverso il quale ACCOGLIERE tanti ragazzi e ragazze, AGGREGARE tante famiglie e REALIZZARE progetti di vita importanti per loro. Chiunque voglia emozionarsi e contribuire volontariamente ai progetti dei Ragazzi del Borgo è Benvenuto/a.

Lasciati coinvolgere e mettiti in gioco perché fare del Bene aiuta a stare Bene!

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