Nel discorso di fine anno il Presidente uscente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha richiamato all'importanza dei giovani e al loro valore, sottolineando poi la trascuratezza verso le disabilità, specialmente in periodo di pandemia. Nella complessità del discorso però sembra sfuggire a noi tutti che anche i disabili sono ( o sono stati ) giovani e quindi anche il loro valore deve essere supportato, sostenuto, stimolato.
I giovani sono un investimento dello Stato per lo sviluppo delle tecnologie, per l'avanzamento delle imprese, per l'accrescimento dell'economia, per la valorizzazione della cultura. Insomma si pone sui giovani grande aspettativa sul futuro senza considerare minimamente la base da cui partire ovvero le reali possibilità e condizioni per entrare nel mondo del lavoro.

“Questi aspetti sono ancora più gravosi per ragazzi con disabilità, che spesso non hanno luoghi, modalità, personale sanitario con cui sviluppare le proprie capacità nel pieno rispetto della loro individualità”.
Il Borgo si pone proprio questo obiettivo: fornire ai giovani affetti da sindrome di autismo uno spazio dove collaborare allo sviluppo della società nella maniera a ciascuno più consona.
Dalla raccolta, alla produzione, al packaging, tutti, ognuno a modo suo, devono trovare il proprio spazio nel mondo del lavoro e collaborare alla vita sociale. Come Mattarella, scommettiamo sui giovani ma quelli che forse il mondo possono abbellirlo un pò di più.
Ringraziamo per la redazione del testo la Dott. ssa Mariarosaria Ercolini
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